«Frammento di un pensiero senza nome»
- Victoria Rangelova
- 7 nov
- Tempo di lettura: 1 min

Non so chi sono quando la luce se ne va.So solo che il quadro mi trattiene — non come un confine, ma come una promessa.Il mondo si ripiega dietro la mia schiena, diventa suono.Il mio respiro si mescola all’oscurità e diventa filo.Conduce da qualche parte — ma non ricordo più dove.
La memoria è uno specchio senza volto.Mi risveglio in esso — allungata, inclinata, quasi cancellata.Le mie mani non abbracciano — cercano di comprendere.Cos’è il movimento, quando il tempo non esiste più?Cos’è un corpo, quando è già diventato idea?
Sono ciò che non è mai accaduto.Eppure — sono qui.Sospesa nell’aria, tra i miei due sguardi.






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